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      È bene il vero che, per essere moderne le terre di questa isola, si vede che presto si tarla e guasta dai vermi questo legno, il che può essere per aventura nato dal non essere stato tagliato a tempo e con la stagione, o dal non essere lasciato asciugarsi, ma si è tosto lavorato e posto cosí verde negli edificii. Ma questo si va ogni dí negli edificii correggendo, e lo tagliano nella mancanza della luna, e chi può lo lascia stare per qualche tempo tagliato prima che lo lavori e ponga nell'edificio. Ma in effetto il legno è un de' migliori che in questa isola siano.
     
     
      Del therebinto di questa isola Spagnuola.
      Cap. X.
     
      Dicono alcuni che in questa isola Spagnuola e in terra ferma anco siano therebinti, e come alcuni affermano di questo albero si fa la terbentina. Ma, per li segnali che ci dà Plinio del therebinto nel sesto capitolo del decimoquarto libro, io vi ho mirato su, e mi paiono questi assai differenti da quelli che egli descrive. Dice Plinio che il therebinto maschio è senza frutto, e che il feminino è di due spezie: l'una fa il frutto rosso e grosso quanto una lentecchia, l'altra lo fa giallo, che matura ad un tempo con le viti, e non è maggior che una fava, ed è di piacevole odore, e toccandolo lo sentiamo resinoso, e nasce in Ida, monte di Troia. Ma in Macedonia questo albero è picciolo a maniera di frutice, là dove in Damasco di Soria è grande. Il suo legno è molto pieghevole e dura assai, ed è d'un vago e nero splendore, e fa il fiore come l'oliva, ma rosso, e ha le foglie sparpagliate.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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