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      Il legno però di questi di qua non è cosí massiccio né grieve come quello delle tamarici di Spagna, perché questo è alquanto spongioso e leggiero. Non è egli però del tutto cattivo legno. Queste dell'Indie producono un frutto come cicerchie o fave nere e tonde e durissime, ma non buone a mangiare.
     
      Degli alberi del felce che si vede in questa isola Spagnuola.
      Cap. XIV.
     
      Il felce è una cosa ordinaria e commune in molte parti di queste isole e terra ferma delle Indie, e vi è di molte maniere. Ve ne sono come quelli di Castiglia, nei monti di Segovia e in altri luoghi di Spagna; e ve ne sono anco altri molto maggiori, che i loro rami sono tanto alti come una bene alta lancia o piú. Ma di piú di tutti questi ve ne sono alcuni altri, ch'io li pongo per alberi, cosí grossi come sono i gran pini e bene alti; e hanno le foglie della medesima fattezza e maniera che l'hanno i felci di Spagna, benché assai maggiori, ma di quel medesimo garbo che ogni foglia e molte foglie insieme, come può meglio intenderlo che io non so scriverlo chi ha ben visto e considerato il felce. Hanno dunque questi alberi la foglia della forma del proprio e vero felce, e sono assai freschi, e per lo piú nascono per le ripe dei ruscelli e per le balze delle montagne dove sia acqua. Ma e questi alberi e quelli che ho detti, o la maggior parte di loro, sono assai ravvolti e circondati di vitaggi e di belucos e d'altre simili cose, che nelle foglie si somigliano all'hellere e ad altre erbe simili.
     
     
      Degli alberi del verzin di questa isola Spagnuola.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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