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      Cap. XV.
     
      Cosa assai nota è di quanta utilità e prezzo sia il verzino, per darne il colore i tintori, i pittori e altri simili maestri, perché con questo legno si fa un colore come di purpura. Sono in questa isola molti di questi alberi, nella costiera che è volta al mezzogiorno, nella provincia e monti del capo di Tiburone e presso al gran lago di Xaragua. Questi non sono grandi alberi né dritti, ma della maniera degli ilici, però piú sottili e torti e per lo piú non cosí alti. La loro scorza se ne salta netta, e la foglia è come spinosa, ma non è aspera. Nella gran costiera di terra ferma, dalla banda di tramontana, sono anco grandissimi boschi di questi alberi, e in molti altri luoghi medesimamente, e in speziale nella costiera del Maragnon e piú verso oriente. Ma perché questo albero è cosí comune e notabile non ne dirò altro; perché coloro che hanno con l'isperienzia l'arte delle sue tinture e degli altri suoi effetti, potranno meglio delle sue operazioni ragionare e far fede.
     
     
      Di due cose notabili de' legni e alberi di questa isola Spagnuola, e dell'altre isole anco e terra ferma di queste Indie.
      Cap. XVI.
     
      Prima che ad altre materie si passi, dirò due cose notabili degli alberi e legni di questa e dell'altre isole, e di terra ferma nel generale. La prima è che assai pochi sono gli alberi che perdono in questi luoghi le foglie, come vediamo che in Africa, Asia ed Europa sono pochi quelli che le loro foglie serbano e tengono del continovo. Scrive Plinio che l'oliva, il lauro, la palma, il mirto, il cipresso, il pino, l'ellera e 'l rododendro non perdono la foglia giamai.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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