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      Tutte queste erbe sono qui, secondo ne sono stato informato dagli aromatari ed erbolari nostri, senza l'averne io veduto la maggior parte di loro in queste Indie. Di piú di quelle che io ho delle sopradette vedute, vi sono anco le seguenti, che qui da se stesse naturalmente nascono, come in Spagna. E sono i felci, che ve ne sono molti e di molte maniere, e la loro grandezza è tanta che vi sono alcuni alberi che paiono di questa spezie, o almeno che le sue foglie abbiano. Vi sono poi della medesima sorte di quelle di Castiglia, e del medesimo odore e fiori. Vi sono spine che producono more di quelle stesse di Spagna e d'altre molte maniere, e alcune piú grosse e di differenti fiori e alcune di loro di perfetto odore. Vi sono cardi piccioli e pungenti, di quelli medesimi che sono in Castiglia, rossi e della medesima foglia. Vi è marobbio, ma non hanno buon odore e sono piú alte di quelle di Castiglia. Vi è l'elitropia; però non ognuna produce quel frutto, o granelli, dei quali si fa il colore azuro per illustrare e abbellire le lettere grosse, che si sogliono fare da coloro che scrivono i libri di lettera tonda o formata.
     
     
      Dell'erba che chiamano gl'Indiani "i", e della sua utilità e proprietà.
      Cap. III.
     
      È una erba in questa isola che la chiamano i, e non solamente in questa isola, ma in tutte le altre anco e in terra ferma di queste Indie. Nasce da se stessa, e ve ne è tanta copia che in molte parti se ne veggono le campagne piene. Fa un ramo lungo e s'alza in su come la coreggiuola o l'ellera, e ha quasi della fattezza di queste erbe la foglia, salvo che l'ha piú sottile.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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