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      E dicono qui alcuni che questo sia migliore che il balsamo, e l'hanno molto esperimentato. Ma la vera foglia ha da essere del modo che qui si linearà, con amendue le punte acute, cioè nella cima dove va a finire e verso il pidicino onde incomincia. Delle cime tenere di questa pianta si cava medesimamente per lambicco un'acqua che è migliore che non è l'acquavite o ardente che chiamano; e molti se ne ritrovano bene.
     
      [vedi figur_26.gif]
     
      Poco tempo fa, che è accaduto che una rota di caretta si colse di sotto la gamba d'un nero, a punto nella polpa, ma per dritto e non di traverso; perché non li ruppe osso alcuno, ma ne distaccò gran parte della carne pesta e rotta, di modo che si pensava colui perdere la gamba o la vita o restare stropiato. Ma in manco di 20 dí stette bene, e lavorava come se non avesse avuto alcun male, con porvi solamente panni netti di tela unti e bagnati di questo liquore, riponendoveli una o due volte il giorno. Quando duole il ventre o altra parte della persona, se è per freddezza, bevendosi alcuni sorsi dell'acqua che si è detto che da questa pianta si cava, tosto il dolore va via o si sente almanco assai miglioramento; ma continovandolo pochi giorni, si viene a togliere via tutto il freddo e l'umore e il dolore causato dalla frigidità. Questa è una pianta o frutice che si ritrova in molte parti di questa isola, e molti hanno provato quanto ho io qui detto. Pensano anco alcuni che hanno esperimentato questo liquore, e dicono, che sia migliore e piú securo del balsamo o liquore di Villa Santa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Villa Santa