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      Sono assai delicati e sottili, e del tutto bianchi alcuni, alcuni del tutto neri, ma la maggior parte sono d'amendue questi colori macchiati. Ve ne sono anco alcuni del tutto vermigli, e alcuni macchiati di vermiglio e di bianco. Sono vaghi e puri animaletti, né punto fastidiosi, perché sono assai domestici e vanno per la casa, e la tengono netta senza sporcarla; non stridono né fanno rumore, né corrodono per fare danno. Mangiano erba, e con ogni poco che lor si dia di quella che mangiano i cavalli si mantengono, ma assai meglio con un poco di cazabi, che piú gl'ingrassa, ancorché l'erba sia loro piú naturale. Io ne ho mangiati, e sono nel sapore come conigli selvaggi, benché abbiano la carne piú delicata e morbida, e men secca di quella delli conigli.
     
     
      Delli cani piccioli che furono in questa isola Spagnuola.
      Cap. V.
     
      Si ritrovarono in questa isola, e in tutte l'altre che sono ora abitate da cristiani, cani piccoli, che gl'Indiani nelle case loro allevavano; ma ora non ve ne è niuno. Gl'Indiani se ne servivano alla caccia degli altri animali qui di sopra detti. Erano questi cani di tutti quelli colori che se ne veggono in Spagna, alcuni d'un color solo, altri macchiati di bianco, nero o vermiglio, o d'altro colore e pelo che si sogliono in Spagna vedere. E alcuni lanati come castrati, altri con una lana sottile e delicata e altri lisci; ma la maggior parte di loro è fra lanuto e liscio. E il pelo di tutti era piú aspero di quello che l'hanno i nostri in Castiglia, e con l'orecchie erte, appizzate e vive come le tengono i lupi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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