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      Di queste n'ho molte volte ritrovate e viste in questi mari di tramontana, fra queste isole e terra ferma, e nelle costiere di terra ferma medesimamente, dalla parte di mezzogiorno, come lo scriverò piú particolarmente nella seconda parte di questa istoria.
      Tutti coloro che io ho in questi mari di qua uditi parlare di questa materia, dicono che le balene che qui sono sono i maggiori animali d'acqua che in questi mari si trovino; ma non ho ancora inteso che in queste Indie ne sia stata ancora morta alcuna, né che ne sia stato raccolto ambracane, che, secondo l'opinione d'alcuni, procede dal coito loro.
      Ben penso io che quello animale che Plinio nel nono libro chiama phiseter, e che dice che s'alza sopra l'acqua in forma di colonna, e che getta poi per la bocca in aere un diluvio d'acqua che paiono vele di navi, non sia altro che balena, poiché suole la balena fare il somigliante. A questo proposito dirò quello che io, insieme con molti altri, viddi nella bocca del golfo d'Orotigna, che è 200 leghe lungi dalla città di Panama verso ponente, nella costiera di terra ferma, dalla parte di mezzogiorno. Uscendo nel 1529 da quel golfetto nel mare grande, per andare nella città di Panama, vedemmo presso a quella bocca del golfo andare un pesce o animale aquatico grandissimo, e di tempo in tempo levarsi dritto su l'acqua; e quello che mostrava fuori del mare, che era solamente la testa e due braccia, era assai piú alto che la caravella nostra con tutti gli alberi. E inalzato a quel modo si lasciava poi cadere giú e dibatteva fortemente l'acqua, e indi a poco spazio ritornava a fare il medesimo; ma non gettava però acqua alcuna per bocca, benché nel cader giú facesse, con quel colpo e caduta, saltare molta acqua in aere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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