Pagina (890/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La carne secca e fatta a pezzi di questo pesce è molto singolare, e si mantiene molto senza corrompersi né guastarsi. Io l'ho portato da questa città di San Domenico fino alla città d'Avila, in Spagna, nel 1531, che vi era la imperatrice nostra signora. E in Castiglia questa carne tale pare che sia, quanto alla vista, della buona e perfetta che si mangi in Inghilterra, e quando è cotta pare che l'uomo mangi un ottimo tonno, anzi ha miglior sapore che non ha il tonno: in effetto è un singolare e prezioso pesce quanto abbia il mondo. In questo fiume Ozama, che passa per questa città, sono in certe parti, presso la riva, erbe coverte dall'acqua, dove va il manati a pascerle, e i pescatori che lo veggono da sopra le barche o canoe li lanciano. Gli ammazzano anco con reti forti, fatte tali quali bisognano per prenderli.
      Questi pesci hanno certe pietre o ossa in testa fra le cervella, le quali pietre sono molto utili per lo male dei fianchi o della renella, come qui la esperimentano e l'affermano persone che di tale infermità patiscono. Dicono che macinano a questo effetto questa pietra, doppo d'averla bene arsa prima, e la mattina a digiuno poi si prende il paziente tanta di questa polvere macinata e passata per setaccio quanta n'andrebbe sopra un giulio, e se la prende e beve con buon vino bianco in un sorzo. Dicono che, continovandolo alquante mattine, il dolor va via, e la pietra si rompe e fatta come arena se ne esce fuori con l'orina; il che ho io inteso da persone di credito che l'hanno provato, e ho veduti molti cercare con diligenzia di questa pietra per questo effetto che ho detto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





San Domenico Avila Spagna Castiglia Inghilterra Ozama