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      Ma, quando aprono poi volando la coda, si veggono anco l'altre sue penne minori.
      La terza volta che io venni a queste Indie, fummo molti che vedemmo uno di questi uccelli, tutto bianco, nel golfo che chiamano delle Cavalle, che è fra la Spagna e l'isole di Canaria. Di che tutti i marinari si maravigliarono molto, e dissero che non avevano mai né veduto né udito che simili uccelli si fossero mai veduti cosí presso la Spagna, perché dove si sogliono piú del continovo vedere è 350 leghe o poco piú prima che si giunga alle prime isole (la Desiata, la Domenica, la Guadalupe e l'altre) che in quel pareggio sono, e che stanno 150 leghe lontane da questa città di San Domenico. Quelli uccelli di questi che hanno la piuma bianca hanno il becco rosso, e gli occhi e le punte dell'ale nere. Quando le navi si trovano a 200 leghe o meno nel venire di Spagna verso queste Indie, si veggono certi altri uccelli che li chiamano rabiforcati, e sono grandi uccelli alla vista, e hanno gran volo e per lo piú vanno alti; e sono neri e quasi di rapina. Hanno lungo e delicato volo e molto acuti gli incontri o cubiti dell'ale; onde, cosí in questo come nella coda, questi uccelli si conoscono nell'aere piú che tutti gli altri che ho veduti, stando in alto. Hanno la coda maggiore e molto piú fessa che non hanno i nibbii: e per questo li chiamano rabiforcati. Alcuni di questi uccelli hanno il colore d'un nero che pende ad un berrettino rosso, e il petto e la testa bianca, e il goro distinto di leonato; e il volo loro è come del nibbio quando tranquillamente vola, perché radissime volte questi rabiforcati battono l'ale; e hanno le gambe sottili e gialle e corte, e i deti come d'un palombo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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