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      Ve ne sono alcuni altri di questi che sono del tutto neri; e tanto questi quanto quelli hanno il becco lungo e maggiore che un coccal, ma di quel garbo, perché è alquanto grossetto nella punta e tondo. Io ho veduto questi uccelli piú di 200 leghe in mare, ma in terra ferma ne sono senza comparazione assai piú che non in queste isole.
      Dicono gl'Indiani della provincia di Cuova che il grasso e l'assungia di questi uccelli è una cosa ottima per tor via le cicatrici e segni delle ferite, e per ungerne le gambe o le braccia che si seccano, e per altre infermità e mali. Questi uccelli si prendono con difficultà, salvo che in qualche isoletta deserta, dove sogliono fare i loro nidi e allevarvi i loro figliuoli.
      Nel 1529 accadette nella città di Panama che uno di questi rabiforcati calò giú in un cortile, dove si tenevano molte sardelle a seccarsi al sole, perché questi uccelli sono amici di questo pesce, e per ventura un mio negro gli diede con un legno che si ritrovò in mano un tal colpo in un'ala che gliela ruppe e lo fece ivi cadere: ed era uno de' grandi, e io lo tenni in mano e lo vidi doppo che fu pelato, e non aveva piú carne che una palomba, e quando con le sue piume sta, fa maggior gonfio che non fa un nibbio. Ha questo uccello cosí grandi ale che non avrei a niun potuto credere quello che io con questi occhi vidi, che molti uomini di buon corpo con le braccia stese si provarono per vedere se con le punte delle mani alle punte dell'ale di questo uccello giungevano, e con piú di quattro deti niuno vi giunse: e chi lo vede volando in alto su l'aria terrebbe per cosa incredibile questa che io dico.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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