Pagina (904/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma questo basti quanto agli uccelli che in questa navigazione s'incontrano e ritrovano.
     
     
      Degli uccelli che sono in questa isola simili a quelli di Spagna,
      e che qui naturalmente e senza esserne altronde portati nascono.
      Cap. II.
     
      In quest'isola Spagnuola sono molti palombi torquati, e consequentemente anco palombi selvaggi, ma e questi e quelli minori che non sono quelli di Spagna. Vi sono tortore buone e di tre e quattro sorte, e una maggiore che l'altra. Vi sono rondinelle maggiori di quelle d'Europa, ma non hanno rosso il collo né la testa, né cosí fessa la coda, e il canto loro è piú sordo e non com'è quello delle nostre di Spagna, né fanno i loro nidi cosí domesticamente nelle case qua come là. Il che dee nascere per essere poco tempo che si sono qui fatte case di pietra; onde ora cominciano già a fare i nidi nella chiesa maggiore di questa città e nel monasterio de' frati di s. Domenico. Vi sono medesimamente rondoni, e in gran quantità. Vi sono garze reali, che son come gru, e garzotte e falconi pellegrini assai buoni, e alquanti piú neri di quello che si sogliono in Spagna e in Italia vedere. Vi sono astori grandi e aquile picciole, e guaragai, che chiamano. Ma di questi guaraguai non ne sono in Spagna, ma gli ho qui posti perché sono della condizione de' nibbi, non già perché lor si somigliano in altro che nell'ufficio loro di rubare i polli, perché né nella piuma, né nella divisione della coda, né nella testa non gli somigliano; sono bene molto armati, e la piuma di questi guaraguai è come quella del borni, salvo che questi hanno gli occhi rossi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Spagna Spagnuola Spagna Europa Spagna Spagna Italia Spagna