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      Vi sono civette e alcatrazzi di molte sorti e aquile bianche d'acqua: dico d'acqua perché vanno dietro a' pesci. Vi sono caudoni, gaviotte e gavie, ma poche, e polli e calamoni, che sono azurretti, e carpentieri della grandezza de' tordi. Questi carpentieri hanno la fronte della testa rossa, e sopra la coda anco rosse alcune penne, e tutto il resto dipinto al traverso di linee nere e verdi, ciascuna da per sé, e il verde pende alquanto al gialletto. Questi uccelli fanno nelle palme e in altri alberi un buso col becco, e dentro vi lavorano e fanno un conveniente vacuo per farvi il nido e per albergarvi. Non so se questo è il passaro che chiamano in Spagna il pico, perché ho udito dire che 'l pico a questo modo fa 'l suo nido. Vi sono anco qui molte oche o anatre di passaggio brave e il decembre è il passaggio loro. Vi sono molti passeri, di quelli che 'n Spagna vanno per le selvette presso l'acque, e cantano molto bene, ma qui non sanno i lor nomi. Vi sono anco rossignuoli che cantano soavissimamente, ancorché nel cantare non facciano quelle tante varietà e differenzie che fanno in Spagna. Vi sono innumerabili corvi marini, e gli smerigli vi sono d'ogni spezie. Vi sono aberramie, ma quelle di queste Indie hanno la piuma di colore incarnato, e il becco non cosí longo come quelle di Castiglia. Tutti questi uccelli de' quali ho fatto menzione in questo capitolo sono in questa isola cosí naturali e proprii come in Spagna; e tutti si ritrovano in queste isole e in terra ferma, e molti altri ancora in gran copia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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