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      Degli uccelli che qui si sono portati di Spagna, e che in queste isole non erano.
      Cap. III.
     
      Sono state in quest'isola e nell'altre convicine e alla Nuova Spagna e in terra ferma portate molte galline e galli de' nostri di Spagna, e vi hanno fatto benissimo e in gran copia, e vi sono ora molti buoni capponi per tutte queste parti dell'Indie. Vi sono stati portati anco molti palombi domestici di casa, che vi hanno fatto bene, e ve ne sono ora in molte case di questa città, e ne' poderi e in altre parti di quest'isola, dove sono abitazioni di cristiani. Vi sono stati portati alcuni pavoni di quelli di Castiglia, però non vi fanno né vi moltiplicano bene come in Spagna. Il medesimo dico delle papere di Castiglia, perché quelle che qui vengono non vi moltiplicano cosí bene come fanno là; benché vi siano qui alcune anatre domestiche, di quelle che sono venute d'Europa, e vi hanno fatto bene e ve ne sono ora molte; tutto che qui ne siano infinite di quelle del paese stesso, ma sono molto piú picciole.
     
     
      Degli uccelli che sono in questa isola Spagnuola, e che non sono in Spagna né vi fanno.
      Cap. IIII.
     
      In quest'isola sono molte maniere di pappagalli, cosí de' verdi grandi o maggiori che palombi, e che hanno un fiocco di piume bianche nel principio del becco, come degli altri della medesima grandezza e verdi, e che hanno anco quel fiocco che ho detto, ma rosso come un carmesí. Vi sono altri minori, con le code longhe e con gl'incontri dell'ale e sotto i titillichi rosso, e tutto il resto verde: e questi lo chiamano sciasciabi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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