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      Degli alcatrazi grandi che in questa isola Spagnuola sono e nell'altre isole e costiere di terra ferma.
      Cap. VI.
     
      Già s'è detto di sopra di alcune spezie d'uccelli che si comprendono sotto il nome d'alcatrazi, de' quali ne sono alcuni nelle costiere del mare di Spagna. Ma quelli de' quali io ora parlerò non ve gli ho io veduti, né credo che ivi ne siano, perché solamente in queste parti ne sono, e non ho mai udito dire che altrove ne siano. Questi de' quali ora ragiono sono come gran paperoni, e sono tutti berrettini, e hanno le penne maestre e maggiori dell'ale nere nel gosso loro, e i piedi come di papere, ma vi ha questa differenzia, che tengono ne' talloni un sprone, dal quale si va continovando quella tela carnea del piede per tutti gli altri deti: talché questa loro palma è molto maggiore che non sarebbe senza di quello, o che non sono li piedi sparsi de' paperoni. Ha questo uccello un becco cosí grande che è lungo duoi palmi, e presso alla testa è cosí largo o piú che non è una mano di uomo, e cosí si va poi diminuendo a poco a poco fino alla punta, che è nondimeno piú larga che non è un deto grosso, e declina alquanto in giú a maniera d'una unghia. La parte superiore del becco è tutta dura, e la mascella di sotto s'apre tanto che fa una boccia, che gli pende e giunge fino al petto; e perché ha il collo grande, ho io alcuna volta veduto porli nella boccia un saio di un uomo, e alle volte una cappa, e qualche volta duo e tre giupponi e una mezza dozzina di scarpe e di bonette.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Spagnuola Spagna