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      Egli è cosa assai nota e chiara adunque, che queste nostre Indie non possono a niun modo essere parte né d'Africa né d'Europa, per quello che de' lor termini pure ora ho detto; e che, s'hanno da partecipare con niuna di queste tre parti, ha da essere con Asia, che allora chiaro sarebbe, quando si fosse già veduto e risoluto che l'ultima parte orientale dell'Asia si congiungesse e unisse con la parte piú occidentale della terra ferma di queste nostre Indie, che è quello che sta piú verso ponente della Nuova Spagna, che qui chiamiamo; che, per non essere stata ancora del tutto discoperta, non si sa se il suo fine è mare o terra, o se sta tutta da quella parte circondata dal mare Oceano. Il che io piú tosto credo, e non solamente la opinione mia, ma di molti altri fino a questa ora, si piega a credere che questa terra non sia parte d'Asia, né che si congiunga con quella che gli antichi Asia chiamarono; anzi per piú certo si tiene che la terra ferma di queste Indie sia un'altra metà del mondo, e per aventura maggiore di quella nella quale Asia, Africa ed Europa si comprendono, perché si pensa che, essendo la terra tutta in due parti divisa, una ne sia quella che gli antichi Africa, Asia ed Europa chiamarono, e l'altra sia questa delle nostre Indie.
      E per questa via ebbe ragione Pietro Martire di chiamarli Nuovo Mondo, per quello che si può considerare che gli antichi ne intesero e non ne intesero, poiché, come io ho altrove detto e provate, queste isole sono le Esperidi, conosciute dagli antichi; ma la terra ferma, che io non per l'Esperidi ma per una metà di tutto il mondo pongo, non fu da lor conosciuta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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