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      Nell'idolatrie del cemi e negli arieti e giuochi del batei, e nel maneggiare delle canoe, e nei loro cibi e agricoltura e pescherie, e negli edificii delle case e de' letti, e nei matrimonii e successioni degli stati, e nelle loro differenze e in altre molte cose, sono questi assai simili a quelli. E tutti gli alberi e piante e frutti ed erbe e animali e uccelli e pesci e insetti che sono nell'isola Spagnuola, sono anco in quella di S. Giovanni. E cosí medesimamente tutto quello che s'è per industria e diligenza degli Spagnuoli fatto e moltiplicato nell'isola Spagnuola, cosí degli animali come degli aranci, granate, fichi, platani, erbaggi e simil cose venute di Spagna, s'è anco fatto assai bene in quella di S. Giovanni. Ma in quest'isola di S. Giovanni vi ha un albero, chiamato il legno santo, del quale, come di cosa assai degna, si farà nel capitolo seguente menzione, per dire qualche parte dell'eccellenzie sue. Vi ha quest'isola un ingegno da far zuccari, che lo fece Giovanni di Castiglione genovese, che degli eredi restò, ma non senza litigi; e dicono che sia una utile e gentil cosa.
      Questi Indiani di S. Giovanni, e ordinariamente tutti quelli dell'Indie, accendono fuoco con que' bastoncelli, come a dietro al suo luogo si disse. Ha quest'isola buone saline, come s'è tocco di sopra, dalla parte di mezzodí, e buoni fiumi e acque, e ricche minere d'oro, delle quali s'è gran copia d'oro cavata e del continuo si cava. Vi sono communemente piú uccelli che nell'isola Spagnuola. Ma non lascierò qui di dire d'una caccia, che non la viddi mai fare fuori che 'n quella isola, né ho udito che in altra parte del mondo si faccia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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