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      Onde stavano in pensiero che questo fosse quello stesso che sono i tuoni e i lampi che dalle nuvole escono. Con tutto questo smontarono alcuni cristiani in terra, ed essi fecero loro festa, mostrando d'avere caro di vederli, e portarono loro da mangiare molti buoni uccelli, non minori che pavoni e non di men buon sapore, e altri uccelli anco, come coturnici, tortore, anatre, papere e cervi e lepori, con altri animali. Ma perché, quando si ragionerà delle cose di terra ferma, si dirà di tutti questi animali particolarmente, passeremo ora al resto. A questa terra o popolo il capitan Francesco Hernandes puose nome il caciche di Lazaro, perché nel dí di san Lazaro i nostri vi giunsero: e voleva questo denotare che, come Cristo nostro Signore resuscitò Lazaro, cosí andavano i cristiani destando e resuscitando queste genti da morte a vita, con ridurli alla vera religione cristiana.
      Da questo luogo passarono poi quindeci leghe avanti, e giunsero ad un'altra provincia chiamata dagl'Indiani Aguanil, e la sua principale terra era chiamata Moscobo, e il caciche è re di quello stato Ciapoton. Pensavano i nostri che questi avessero dovuto fare come gli altri, che avevano loro fatte carezze e mostro di rallegrarsi del venir loro; ma altramente avenne, perché in altra fantasia stavano, e mostrandosi molto feroci co' loro archi e frezze non volevano lasciare ismontare i nostri, e tenevano il viso e la fronte dipinta di varii colori. Essi pensarono un inganno per ammazzare i cristiani, a questo modo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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