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      Di modo che per questa via quasi si dispopolò l'isola di Cuba, e vi finirono di morire quasi del tutto gl'Indiani che vi erano, per quelle cause stesse per le quali in questa isola Spagnuola morirono, e perché la infermità pestifera delle variole, che cosí chiamano, fu universale in tutte queste isole. Sí che gli ha quasi del tutto il grande Iddio estinti, per li loro vizii e idolatrie.
      Gli areiti e balli dell'isola di Cuba sono come quelli di questa Spagnuola, anzi sono per tutte queste Indie communi, benché in diverse lingue. I loro letti sono le amache, fatte nel modo che s'è detto di sopra, e le loro case medesimamente come dipinte o lineate di sopra abbiamo detto. In quella isola il maggior peccato era il rubbare, il quale delitto castigavano nel modo che s'è detto a dietro. La religione degl'Indiani di Cuba si era adorare il demonio, chiamato Cemi. Tenevano per gentilezza l'usare con donne, e non si risparmiavano dalla abominevolezza sodomitica. Si maritavan ne' gradi già distinti di sopra, e per ogni picciola cagione lasciavano le mogli, ma le piú volte erano essi da loro lasciati, e d'alcune meritamente, per essere essi tanto contra natura inchinati, e d'alcune altre per non volere esse perdere il tempo nella loro viziosa libidine. Li cacichi o re che vi erano prendevano quante mogli volevano, e gli altri ne prendevano tante a quante potevano dare mangiare e sostentarle.
      Gl'Indiani di quella isola sono gran pescatori e cacciatori d'uccelli e di pesci col pesce riverso, e dell'oche salvatiche con le cocozze, come si dirà appresso al suo luogo, quando se ne parlerà a lungo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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