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      Non sono già maggiori delle tortore di Castiglia, e hanno nel collo una collana della medesima piuma, ma nera come è quella della calandra, benché alquanto piú a basso nel petto è di maggiore ampiezza.
      Ho nel capitolo precedente detto che qui direi d'un passaggio d'uccelli, e per questo dico che, quasi nel fine dell'isola di Cuba, vi passano quasi ogni anno per sopra infiniti uccelli di diverse spezie, che vengono dalla parte verso il fiume della Palme, che con la Nuova Spagna confina, e dalla parte di tramontana sopra terra ferma, e attraversano sopra l'isole degli Alacrani e di quella di Cuba; e passato il golfo che è fra queste isole e terra ferma, se ne passano oltre nel mare di Mezzogiorno. Io gli ho veduti passare sopra il Darien, che è nel golfo d'Uraba, e sopra il Nome di Dio e Panama in terra ferma in varii anni, e pare che ne vada coverto il cielo: e dura questo passaggio un mese o piú, e sono dal Darien fino al Nome di Dio o a Panama ottanta buone leghe. E io ho veduto alcuni anni questo passaggio in tutte tre le parti già dette, e ho veduto venire questi uccelli di verso Cuba e gli altri già detti luoghi e attraversare la terra ferma, e pare che se ne vadino verso il piú largo della terra alla volta del sueste. E poiché non li vediamo venire continuamente sempre uno anno doppo l'altro, né in niun tempo ritornare mai verso ponente o tramontana, credo che quelli che passano poi siano quelli stessi o quelli che di loro restano o che da quelli primi nascono, e che aggirino il mondo a torno per lo camino che ho detto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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