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      Fanno questo passaggio nel mese di marzo, in 20 o 30 dí e piú e meno, e dalla mattina fino alla sera a notte se ne vede quasi coverto l'aere, e cosí alti vanno che alcuni se ne perdono di vista; ne vanno anco alcuni altri bassi rispetto a' piú alti, ma cosí bassi che vanno piú alti che le cime de' monti della terra. E il lor camino è a lungo dalla parte del norveste e di tramontana, come s'è detto, a quella di mezzodí, e indi alla volta del sueste, e attraversano in lungo tutto quello che si può con gli occhi vedere, e occupano in lato assai gran parte del cielo.
      Quelli uccelli di questi che volano piú bassi e presso la terra, sono certe aquilette nere e altre mezzane, ma aquile reali medesimamente e altri uccelli di varie maniere, e alcuni assai grandi, e tutti paiono di rapina, ancorché siano le loro differenzie molte e varii di piume: parlo d'alcuni di quelli che si vanno abbassando, perché in quelli che vanno alti non si può considerare la piuma né discernerli con la vista; solamente nel modo del volare e battere d'ale, e nella grandezza e fattezza loro si conosce assai chiaro che di diverse spezie e forme sono. Ma perché questa materia del passaggio degli uccelli è con le cose di terra ferma, lasciamo il resto, per dirlo nella seconda parte di questa istoria dell'Indie.
     
     
      Delli serpenti dell'isola di Cuba, o Fernandina.
      Cap. VI.
     
      Sono nell'isola di Cuba molti serpi, e di varie maniere e differenzie. E vi sono lacerte e scorpioni e scolopendrie e vespe, con altri simili animali, secondo che s'è ne' libri precedenti dell'isola Spagnuola detto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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