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      Stette buona pezza il capitano aspettando il caciche per parlargli, ma egli giamai non venne, e dicevano che era andato a barattare o a cambiare non so che in terra ferma. Questa gente pareva dovere essere misera e povera. Presso la terra i nostri viddero lepori come quelli di Castiglia, ma piccioli. Il capitan Giovan di Grigialva fece andare un bando fra i suoi, sotto certe pene, che niuno contrattasse cosa alcuna con gl'Indiani ma lo rimettessero a lui, e che niun facesse loro male né danno alcuno, né li burlasse né parlasse con le loro donne, né togliesse loro cosa alcuna contra loro volontà, né ricevesse da loro nulla, né dessero loro causa di temere e di alterarsi. E che, sapendo che alcuno Indiano volesse barattare oro o perle o pietre preziose o altra cosa, lo menassero a lui, che esso avrebbe negoziato tutto il bisogno, e che niuno s'allontanasse un passo dalla sua bandiera o quadriglia o dove li fosse comandato che stesse, sotto gravi pene. Fatto questo, e veduto che in quella terra non era oro, si ritornò ad imbarcare co' suoi nell'armata. E questi bandi e ordini non erano solamente per allora né per tempo limitato, ma per mentre il suo ufficio e viaggio durava; onde a molti non piacquero e ne restarono di ponta col capitano.
      Sono in questa isola molti cupi di pecchie come quelli di Castiglia, ma minori, e vi è molto mele e cera. Vi sono macchie imboscate come in Castiglia, e gl'Indiani dicevano che vi erano lepri, conigli, porci e altri animali da caccia. Ma, quanto a' lepori, i cristiani istessi ve gli avevano veduti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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