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      Per queste cose si diede loro all'incontro un saio azurro e rosso di panno di poco prezzo, una berretta, un paio di forfice, una camicia di tela, un coltello, uno specchio, un paio di scarpe di corda, e certe filze di pater nostri di vetro a colori, che non valeva in Spagna tutto questo che loro si diede due ducati.
      Doppo di questo il giovedí smontò di nuovo il capitano a barrattare nel medesimo luogo, e vi venne il caciche vecchio, che li diede due granelli d'oro, che pesarono 13 castigliani, e un collaretto d'oro, e cinque filze di pater nostri indorati, e una maschera di pietre fine, come le altre che si sono dette, e nove pater nostri d'oro voti di dentro, e una testa d'oro. E con questo donò anco al capitan Grigialva una fanciulla indiana con una vesta sottile di cottone, e disse che gliela donava e non ne voleva pregio alcuno. Il capitano li diede all'incontro per le altre cose uno paio di scarpe di cordella, un paio di scarpe di donna, una cintura nera con la sua borsa e un panno da testa, e certe filze di pater nostri di vetro di colori, che potevano tutte queste cose valere in Siviglia o in altro luogo di Spagna quattro o cinque giulii.
      Saranno alcuni che, leggendo questi barratti, desideraranno di farne anche essi simili delle cose loro, anzi di barrattarvi ciò che essi hanno. E certo che, senza considerare piú avanti, questa pare una cosa di molto utile, se dentro le nostre case però questi tali baratti e cambii si facessero. Ma chi l'intende come si dee intendere, e vede dove noi andiamo a farli, e con quanti travagli e pericoli, onde la metà di coloro che vi vanno non ne ritornano con la vita, d'altra sorte ne ragionarà e altro pensiero vi avrà, avendo a disporre la persona sua in cosí fatto esercizio.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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