Pagina (1091/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma perché il capitan Cristoforo d'Olit, del quale si farà piú particolare menzione al suo luogo, s'era ribellato in certa parte di terra ferma, e distoltosi dall'amistà e obedienzia del Cortese che ve l'aveva mandato, andò il Cortese istesso in persona a cercarlo, lasciando certe potestà agli ufficiali di Sua Maestà, perché in sua absenzia governassero, e lasciando il Zuazo per la amministrazione della giustizia. Ma perché erano già andate in Spagna molte sinistre informazioni contra il Zuazo, che i suoi emuli mandati vi avevano, fu provisto con una cedula regia che il Cortese il mandasse prigione all'isola Fernandina a darvi conto di sé. Ma quando questa cedula giunse il Cortese non vi era, che era già partito, onde venne in mano degli ufficiali regii, che stavano già in due parti divisi e in discordia quali di loro governatore dovessero (perché si diceva che il Cortese era morto). Quella parte nelle cui mani venne questa cedula, che era quella che piú favorita stava, prese il Zuazo. Dicono alcuni che questa prigione non fu per virtú della cedula regia, perché dicono che non era ancora venuta, ma che fu per potere piú senza impedimento esequire le loro contese.
      Il mandarono adunque prigione in Cuba, a dare ivi di sé conto al licenziado Giovanni Altamirano, che vi era a questo effetto particolarmente andato. Diede il Zuazo ragione di sé, e si ritrovò essere senza colpa di quanto gli apponevano; onde fu liberato e assoluto e dichiarato anco per buon governatore e per persona che aveva ben servito.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Cristoforo Olit Cortese Cortese Sua Maestà Zuazo Spagna Zuazo Cortese Fernandina Cortese Cortese Zuazo Cuba Giovanni Altamirano Zuazo