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      Prestino pure le genti vane a lor posta gli orecchi a' libri di Amadis e di Splandiano, e degli altri che da loro dependono, che sono una prosapia tanto moltiplicata di favoleggiamenti che io ho certo vergogna d'udire che in Spagna tante vanità si scrivano, che hanno ormai fatte dimenticare quelle de' Greci. Mal si ricorda chi simili cose scrive o legge delle parole evangeliche che ci insegnano che il demonio è il padre della bugia, in tanto che chi la scrive viene ad essere suo figlio. Liberimi Iddio di cosí gran delitto, e drizzi di sorte la penna mia che sempre (ancorché il buon stile mi manchi) abbia da dire e da scrivere la verità e quello che sia servigio della verità stessa, che è Iddio, col cui favore son io giunto a questo 18 libro; e spero cosí continuare negli altri restanti, non fidandomi nella eloquenzia o ornamento di stile (il che a fatto mi manca), ma appoggiandomi al bordone della medesima verità, e non dimenticandomi del costume che tiene la volpe quando vuol passare il gielo: perché quando nella Tracia, che è regione assai fredda, vuol passare i fiumi o le lacune gelate, e vi va solamente per necessità del cibo, perché è animal di sottile audito, prima che passi pone sopra il gielo le orecchie, e a questo modo congiettura la grossezza del giaccio, e parendole sofficiente a sostentarla e che possa senza pericolo andarvi, vi va. A questo modo so io che non si sommergeranno i miei libri, perché passano per lo ponte della verità, che è cosí forte e potente che sosterrà e farà perpetue le vigilie mie, poiché sono in gloria del Creatore del tutto, a cui non è cosa alcuna impossibile; e prima mancheranno le lingue che le sue maraviglie dicano, [che] le materie e occasioni di ringraziarlo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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