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      Veggiamo la terra in alcune parti coverta di spineti, di morole e di calambroni pongenti, e nelle sue viscere poi di sotto vi ritrovamo ricche minere d'argento e d'oro e d'altri mettalli, e cosí di pregio, tanto piú che le medesime spine e calambroni già detti non sono senza qualche virtú e proprietà giovevole.
      Molte campagne disabitate e senza pascoli per gli armenti stanno coverte d'orciglia, che è una erba da tingere i panni, o d'altri alberi assai per altri effetti utili. Non è cosa mal composta né si ritrova errore nella natura, perché il maestro e facitore di lei non puote errare, né fece cosa inconveniente né senza utilità, perché fin ne veleni e nelle cose nocive si trovano secreti medicinali e proprietà maravigliose, e quanto piú varie e differenti sono, tanto è la natura piú bella. Quel serpe chiamato tiro, il cui morso dicono che senza rimedio sia, è medicina appropriata contra ogni veleno: come si vede che, posto in quella composizione che chiamano tiriaca, è salutifero contra le cose velenose, percioché una picciola parte di lui, mischiata con l'altre cose medicinali, le porta tutte al cuore (perché questa è la sua proprietà, di andar tosto in quel luogo), e vi cagiona salute con quella mistura, là dove da sé solo vi sarebbe mortifero. Egli si cerca il grasso delle serpi e del cane che morde i peli; di modo che, sapendonsi usare la proprietà di simili secreti, non si trova cosa cosí cattiva dalla natura creata che non giovi in qualche cosa.
      E cosí a questo proposito parlerò in questo 19 libro dell'isola di Cubagua, che è assai picciola e sterilissima, e senza goccia d'acqua di fiume né di fonte né di lago né di stagno, né vi è dove si possa seminare né fare cosa alcuna per lo servigio dell'uomo né da potervi tenere armenti, e nondimeno, con tutte queste difficoltà, si abita, e vi è una gentile città, ed è tanta la sua ricchezza che tanto per tanto non è in tutte queste Indie cosa piú ricca né piú giovevole (parlo di quello che fino ad oggi da' cristiani si abita). Ella non ha maggior spazio o territorio che tre leghe di circonferenzia, poco piú o meno, e molti che lo possono sapere dicono che dal 1496, che fu dal primo admirante don Cristoforo Colombo discoverta, fino al presente, si sia da questa isoletta cavato tanto valore di perle che col quinto del re, e con quello che ne hanno avuto particolari, è una estimazione incredibile.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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