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      Ora, questo padre licenziado, essendosi in questa isola Spagnuola allevato, sapeva bene come gl'Indiani di Cumana e di quelle altre provincie convicine stavano in pace co' nostri, ma non aveva inteso ancora della loro ribellione. Onde, perché con quel pensiero andava, sperava che gli fosse dovuto tutto il suo disegno riuscire, e quanto aveva in Spagna promesso. Ma egli, giunto in terra con quelli suoi lavoratori, che esso pensava di fare nuovi cavalieri da sproni d'oro, volse la sua buona ventura che esso co' suoi berrettini soldati ritrovò che il capitano Gonzalo d'Ocampo aveva già castigato parte de' malfattori, e fatta ivi una terra che aveva chiamata Toledo, onde le cose si ritrovavano in altro stato di quello che esso pensato aveva. Ma perché esso veniva molto favorito e con ampie commissioni e potestà, tosto cominciarono a contendere insieme e ad essere discordi esso e Gonzalo d'Ocampo.
      Il licenziado Bartolomeo diede tosto ordine che si facesse una gran casa di legni e di paglia, presso dove era già stato il monasterio di San Francesco, dove pose alcuni delli Spagnuoli suoi che aveva seco menato, pieni di speranza della nuova cavaleria che loro esso promessa aveva, e con le sue croci rosse ciascuno, che volevano che alquanto si rassomigliassero a quelle che portano i cavalieri dell'ordine di Calatrava. In questa casa fece porre gran copia delle vettovaglie che portava, e dell'altre cose da far barratto e dell'arme che avea loro Sua Maestà fatte dare, con altre cose molte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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