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      Queste cosí gran perle e altre simili si sono ritrovate nel mare di Mezzogiorno nell'isola di Terarechi, perché quelle di questa isola di Cubagua, delle quali si tratta, non sono grosse, ma le maggiori di loro sono di due e di tre e di quattro e di cinque caratti o poco piú: ma ne sono alcune perfette, e in gran quantità di grosse e picciole d'ogni sorte. Si ritrovano anco perle in altre parti di queste Indie, come si dirà parlando di que' luoghi dove si trovano.
      Quanto a quello che io toccai di sopra, di voler riprobare o contradire a cosí segnalati autori in questa materia delle perle, dico che io tengo per impossibile quello che essi dicono quanto al generarsi della rugiada e all'essere torbide o chiare o pallide per li tuoni: perché in una stessa ostreca non sono tutte le perle che vi si trovano d'una medesima bontà e tondezza, né d'una stessa perfezione di colore o di una stessa grandezza. Vi ha anco questo di piú, che molte ostreche si cavano 10 e 12 braccia sotto acqua, dove alcuna volta stanno forte attaccate co' scogli; onde, chi le vidde chiare prima che tonasse, e poi le vidde oscure e con altri simili difetti? Ma lasciamo questo credere a quelli che non sapranno contradirvi, perché io le ho vedute e avute cosí nere come è un nero carbone, e altre leonate; altre pallide o risplendenti come oro, e altre coagulate e dense e senza splendore alcuno, e altre quasi azurre; altre pendono al verde o ad altri diversi colori. E cosí, quanto piú differenti sono, e quanto l'altre triste di poco pregio sono, tanto di maggior stima sono le perfette.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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