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      Fece anco poi questa nave un viaggio da Spagna a questa città di San Domenico, e se ne ritornò poi in Siviglia; donde ritornò anco a questa isola, ma nel ritornarsi poi in Spagna si perdé, che non se ne seppe piú nuova mai. Quello adunque che s'è detto che questa prima navigò, fu senza comparazione piú di tutto quello che Plinio seppe che mai si navigasse nel mondo. Ma non si dee intendere che il lino solo sia l'istromento da fare le vele, perché si fanno anco di canape, che è erba assai nota. Si costumano anco in molte parti del mondo le vele di frondi di palma fatte come stole, e in altre parti le usano anco di cottone, come in queste Indie gl'Indiani le usano.
      Ma lasciamo le vele, che non sono piú degne d'essere incolpate che si siano li legnami o gli alberi stessi onde i vasselli si fabricano, e diasi solamente la colpa a coloro che potrebbono vivere in terra e si pongono in mare ad esperimentare questi travagli, che io per me mi viddi in mare in tal termine che avrei potuto con la propria esperienzia temere e conoscere i pericoli marittimi assai meglio che non Plinio, informato da' libri o da' marinai del suo tempo: perché è gran differenzia fra il vederlo e l'udirlo. E non dirò io in questo caso cosa che la sappino pochi, che io nel 1523 attraversai da terra ferma, partendo di presso al porto di Santa Marta per venire in questa isola Spagnuola, e andai a quella di Cuba. E navigava una picciola caravella mia, che stava già sí mangiata e corrosa dalla broma che quanti v'andavamo dentro ci annegavamo in mare, e con le camicie nostre andavamo riturando alcuni buchi onde ci entrava dentro l'acqua, e faceva tanto vento e mare che l'onde molte volte ci coprivano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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