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      Molto di questi atti e parole tutte l'altre genti della nave ridevano, e chi li dicea che non averebbe avuto ardire di farlo, e chi li diceva che, se esso fosse stato Castigliano, averebbe la sua parola e 'l suo giuramento serbato. E di questa maniera chi li diceva una cosa e chi un'altra, non pensando che egli fosse dovuto essere cosí sciocco che fatto l'avesse. Ma egli poco aspettò che, fattosi nell'un costato della nave, si gettò in mare: e giunto nell'acqua, per presto che fosse, si restò gran pezzo a dietro da poppa. Allora quelli della nave, perché quello sciocco non s'annegasse nel mare, cominciarono con una cappa a fare segno agli altri vasselli che venivano appresso. Onde volse Iddio che veniva appresso per quel medesimo camino, piú di due tiri di bombarda lontana, un'altra nave dell'armata, che, veggendo fare quelli segni, seguí a quel dritto, sospettando che le fosse dovuto essere andato qualche uomo in mare o che qualche altra necessità avuta avesse. E cosí piacque a nostro Signore che, ritrovando quel pazzarello stanco e perduto in mare, il tolse su, che poco piú che tardato fosse si sarebbe quel matto affogato in mare; e 'l condusse fino al Darien, dove io poi il viddi.
      E il medesimo tesoriero, in presenzia di questo Portoghese e di molte persone che il viddero, mi raccontò quanto ne ho detto: e questa fu cosa assai publica e nota. Né già se ne riputava quel giovane meno, anzi diceva che niuno Castigliano averebbe avuto ardire di farlo. E io il credo che niun Castigliano né d'altra nazione si sarebbe ad una cosí vana e sciocca impresa posto come fu questa, se non fosse stato cosí scempio a fatto e senza cervello come fu costui che questo atto fece.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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