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      E il licenziado, come io gli ho udito dire alcuna volta, tiene di certo che, secondo che Plinio ne scrive, quella che egli vidde e ritrovò per scriverne la sua carta fu vera purpura. E dice che molte di queste conchiglie si ritrovano in quelle isole degli Alacrani, che cosí chiamano quelle tre dove egli con la sua compagnia tanta penitenzia fece. Ora, in quella poca carta erano queste sole parole scritte: "Qual si voglia governatore che questa leggerà sappia che il licenziado Alonso Zuazo si truova nell'isole degli Alacrani tre mesi perduto e con molto pericolo, insieme con tutta la gente che seco andava quando si perdé, e perciò mandili tosto soccorso, del quale essi hanno molta necessità".
      Prima che ad altro si passi, dico che queste picciole isolette, sterilissime e disabitate, e chiamate degli Alacrani, stanno a 22 gradi della linea equinoziale dalla parte del nostro polo, e poste verso ponente 106 leghe dalla ponta, o capo di Santo Antonio, che è l'ultima parte occidentale dell'isola di Cuba, e dalle dette isolette fino alla Villa Ricca in terra ferma sono da 155 leghe, se la moderna cosmografia e carta del pilotto Diego Ribero non mi inganna: sí che non è minor miracolo l'essere una cosí picciola barchetta e mal composta giunta a salvamento per cosí longo e furibondo mare, dove molti grossi e buoni vasselli e da esperti marinai guidati vi si sono persi. Il perché voglio io inferire che quelli che Iddio vuol guardare possono navigare sicuro, e non hanno d'altra guida o pilotto bisogno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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