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      E già cosí era stato, che quando costoro giunsero era già molto prima il vassello col soccorso partito, come si è detto di sopra.
      Mentre che quella barchetta andava con li messi del Zuazo nella Nuova Spagna, e che la caravella col soccorso veniva, si mantenne quella afflitta compagnia con le cinque testudini che le restarono, mangiandole regolatamente, come persone che da tante tribulazioni circondati si vedevano, e col soccorso cosí lontano. E benché la parte che se ne dava a ciascuno fosse assai poca, non bastò nondimeno questa provigione piú che quindeci giorni prima che la caravella col soccorso giungesse. Ma tosto che furono le testudini fornite, vennero nell'isoletta dove il licenziado stava un gran numero d'uccelli: alcuni se ne rassomigliavano a quelli che avevano nell'altra isoletta ritrovati, e altri d'altre spezie ne erano. Ma non vi facevano questi già il nido, come avevano già fatto nella seconda isoletta, se non che vi venivano al tardi del giorno e s'imponevano nella parte dell'isola da ponente, e qui con grande amore si congiungevano i maschi con le femine, che a questo modo era. Restavano le femine in terra e i maschi se ne ritornavano in alto mare, e poco appresso se ne ritornavano nell'isola con certi piccioli pesci nel becco, come se portassero il cibo a' loro piccioli figli, che ancor non avevano. Or, con quel cibo s'imponevano su l'arena presso alle femine, le quali tosto verso di loro correvano per torli il cibo che ogni maschio nel becco portava, e fuggiva un poco di dargliele; e a questo modo cianciando andavano finché le femine toglievano loro dal becco quel cibo, e cosí poi si congiungevano insieme l'un con l'altro con grande gracchiare, che era cosa degna di vedersi e contemplarsi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Zuazo Nuova Spagna