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      Ho detto che Dio il liberò dalli suoi nemici spirituali, perché io mi penso, e 'l pensa anco egli e gli altri che il viddero, che quelli delfini o tuoni che volare viddero sopra l'albero e l'antenne della caravella dove si perderono non furono altro che demonii e maligni spiriti, secondo s'è detto. Ma, per tutto quello che io ho di questo naufragio detto, si può facilmente raccorre e cavare quanto sia travagliata e di poca stabilità e fermezza la vita degli uomini. E con questo esempio si può intendere che quello che questo licenziado passò è un memorabile trofeo e una degna istoria, onde i savii e prudenti possano imparare di sofferire con pazienzia le disgrazie della fortuna, alle quali sono obligati tutti quelli che navigano il mare e che vivono in terra; perché in niuna parte in questa vita mortale mancano all'uomo affanni e angoscie, e solamente nell'altra vita beata si ritrova quiete e contentezza, percioché in quella patria, dove fu l'anima stessa nostra creata, non vi sono i dolori e le passioni che in questa mortale e caduca tutto il dí si veggono e provano da chi ci vive.
     
      Il fine dell'ultimo libro di questa prima parte dell'istoria dell'Indie


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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