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      E da uno di quelli, il quale è piú alto, molte volte, tanto di giorno quanto di notte, esce una gran palla di fumo a guisa d'una gran casa, e sopra la cima di quello si lieva insin alle nuvole, tanto dirittamente e con tanta velocità che una saetta non lo vincerebbe di prestezza; e benché nella sommità di quei monti regnino grandissimi e fortissimi venti, nondimeno non han forza né di rompere né di piegare quella palla di fumo. Ma perché sempre ho desiderato di tutte quelle cose che sono in questi luoghi riferire a Vostra Maestà particolarmente la verità, parendomi nel veder tal cosa vedere un miracolo, a fine d'investigar tal secreto vi mandai con alcuni di quel paese dieci de' miei soldati spagnuoli, di quegli ch'io giudicava esser atti a tale investigazione, e da dovero comandai loro che in ogni modo salissero sul detto monte e investigassero il secreto di detto fumo e donde e come uscisse. E quanto a lor fu possibile s'affaticarono di salirvi, nondimeno non poterono mai farlo, essendo impediti dalli spessi rivolgimenti di venti con le ceneri che escono dal detto monte, e dalle gran nevi ed estremi freddi che vi sono. Nondimeno si avicinarono alla cima, di modo che, mentre erano quivi, cominciò a uscir fuori quella palla di fumo, con tanto impeto e strepito che pareva che 'l monte ruinasse; e senza far altro se ne ritornarono, portando molta neve e ghiaccio, percioché pareva loro che, essendo in queste parti cosí calde, avessimo da veder cosa nuova, secondo l'opinione de' nocchieri, che affermano questa provincia esser posta nel ventesimo grado, che è nel parallelo dell'isola Spagnuola, dove continuamente sono grandissimi caldi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Vostra Maestà Spagnuola