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      E percioché passa per i ponti, per rispetto degli ispazii per li quali entra ed esce l'acqua salsa, conducono le predette acque dolci per certi canali di grossezza d'un gran bue, i quali s'estendono quanto le travi di detti ponti, e quella è comune a tutti gli abitanti. Conducono acqua da vendere per tutto con le canoe, e la pigliano da' canali in questo modo: mettono le canoe sotto i ponti, ne' quali stanno gli uomini, ed empiono le canoe d'acqua, e pagano coloro che l'empiono, e similmente in tutte l'entrate della città e dove scaricano le canoe. Il luogo dove la maggior parte delle vettovaglie che sono portate entrano nella città sono picciole casette, nelle quali stanno guardiani che, per ciascuna cosa che entra overo è portata nella città, piglia un certo che di dazio; ma non so se pervenga al signor Montezuma over particolarmente alla città, non avendo insin ora cercato d'intenderlo; nondimeno credo che sia del signore, percioché nelle fiere dell'altre provincie quel dazio si vede esser riscosso per utile de' signori delle provincie. In tutte le publiche piazze di questa città ogni giorno si trovano assaissimi lavoranti e maestri di ciascun'arte, aspettando chi gli conduca a lavorare.
      Gli abitatori di questa città hanno miglior modo e sono piú sottili circa il vivere e altre cose domestiche che non sono quegli dell'altre provincie e città, percioché, dimorando sempre in quella il signor Montezuma e venendovi spesso tutti i vassalli delle provincie di quel signore, avevano in tutte le cose miglior ordine e governo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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