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      Di questo travaglio, fatta la rassegna, trovammo che erano morti degli Spagnuoli centocinquanta, e tra cavalle e cavalli quarantasei, e piú di duomila tra Indiani e Indiane che servivano a' Spagnuoli: tra' quali uccisero il figliuolo e le figliuole di Montezuma e gli altri che menavamo prigioni.
      A mezzanotte, pensando di non esser uditi da alcuno, tacitamente ne partimmo dall'albergo, lasciandovi dentro molti fuochi: e niuno era tra noi che sapesse dove fussimo o dove dovessimo andare, se non uno del paese di Tascaltecal, che affermava di volerci guidare nella sua provincia, se 'l viaggio non ci fusse impedito. Appresso il detto albergo erano state poste molte sentinelle, che, subito che ci sentirono, gridando chiamarono in aiuto le città vicine, e da quelle fu mandata fuori gran moltitudine d'Indiani, la quale ne seguitò insino al giorno. E cinque a cavallo, che andavano avanti per discoprire, andarono adosso ad una squadra d'Indiani che nel viaggio s'era fatta loro incontra, e n'uccisero alcuni di essa, i quali, non servando l'ordine, si erano sparsi, che si pensavano che seguitassero piú cavalli e fanti. E percioché d'ogn'intorno crescevano gli nemici, di tutti i soldati che erano tra noi feci scelta de' piú sani e gli misi in ordinanza, ponendogli alla fronte, alle spalle e a' fianchi, e ordinai che li feriti stessero in mezzo, e compartii gli uomini a cavallo: e con quell'ordine camminammo tutto 'l giorno combattendo d'ogni banda, di maniera che in quella notte e in tutto 'l giorno non andammo piú di tre leghe.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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