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      Gli ringraziai e acconsentii alla lor richiesta, e feci lor parte d'alcune tarsie di quelle che avevamo portate, benché poche, delle quali ebbero gran piacere. Andai con loro alla città e avemmo buono albergo, e 'l magiscacin providde che mi fusse portato un letto composto di legni con alcuni ornamenti che essi usano, dove io dormi', che non ne avevamo portato alcuno con esso noi; e ci fece parte d'ogni cosa che aveva e poteva per nostro ristoro.
      In questa città alcuni miei famigliari e altri della mia compagnia, quando passai andando alla città di Temistitan, lasciarono alcune cose (cioè argento, vesti e altri ornamenti di casa, e alcune cose da vivere, che le facevo condur meco) acciò fussimo piú ispediti nel viaggio, se cosa alcuna c'intervenisse, che non fussemo impediti d'alcun altro peso che delle proprie vesti e arme. E intesi che uno altro mio famigliare venuto dalla città della Veracroce mi portava vettovaglie e altre cose, e con lui esser cinque a cavallo e quarantacinque fanti oppressi da malatia, i quali similmente avevano portate certe cose ivi rimase, e già erano risanati, e tutto l'argento e altre cose e mie e de' miei compagni, e settemila pesi d'oro colato (contiene il peso dell'oro il valor quasi di due fiorini), i quali io avevo lasciati ivi in due casse, e altri fregi e ornamenti, oltra gli altri quattordecimila castigliani in pezzi d'oro che aveva avuti nella provincia di Teuchitibeque quel capitano ch'io mandavo a fabricar nuova città in Quacucalco, ed egli quivi gli avea lasciati, e molti altri, al valor di piú di trentamila pesi d'oro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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