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      Soggiunsero che, se io prestava lor favore, eseguirebbono i miei comandamenti. Poiché gli ebbi ringraziati del loro aviso e offerta, assegnai loro tredici a cavallo e ducento fanti e trentamila Indiani amici nostri, e promisero di condurgli per luogo che gli nemici non ne potrebbono aver notizia, e, giunti che fussero appresso la città, il signore e gli abitanti di quella, li vassalli e li confederati seco sariano apparecchiati e circondariano gli alberghi dove erano alloggiati li predetti capitani, e gli arebbono o presi overo uccisi prima che le lor genti potessero soccorrerli e aiutarli: e mentre la moltitudine delle genti compariria, gli Spagnuoli sariano già entrati nella città e combatteriano con loro, e a quel modo gli vincerebbono.
      Essi partendosi passarono per la città di Churultecal e per qualche parte della provincia di Guasucingo, che confina con la provincia di questa città Guacachula. Lontano quattro leghe da quella, e in una certa terra della detta provincia di Guasucingo, dicono essere stati avertiti gli Spagnuoli che gli abitatori della detta provincia erano confederati con quegli di Guacachula e con quei di Culua, e con questa scusa menavano gli Spagnuoli a questa città, per assalir tutti gli Spagnuoli insieme e uccidergli. E rinovandosi la paura che ne misero quegli di Culua nella lor provincia e città, e questo aviso apportò gran timore alli Spagnuoli, i quali andarono investigando ed esaminando, e, poiché ebbero intesa la cosa, fecero prigioni tutti li signori di Guasucingo che andavano con esso loro, e similmente gli ambasciatori della città di Guacachula.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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