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      Risposi che, avegna che essi fin ora avessero seguitato la fazione di quei di Culua e si fussero ribellati dal servizio di Vostra Maestà, nondimeno io avevo deliberato di perdonare e alle persone e alle facoltà loro, essendo venuti e avendo palesato che 'l signore era stato capo e guida della lor ribellione e temerario ardire. Io per nome della Vostra Altezza perdonavo loro li passati errori e li ricevevo al suo real servizio, e volevo che, se per l'avenire cadessero in simili errori, fussero da me castigati e puniti gravemente; ma se fussero fedeli vassalli di Vostra Altezza, io per nome di Vostra Maestà prestaria loro ogni favor e aiuto: e cosí promisero.
      Questa città di Guacachula è situata in una pianura, da un lato accostata a monti grandi e asprissimi, e dall'altro ha attorno attorno due fiumi distanti tra loro un tiro di balestra, che circondano la pianura. Ciascuno d'essi ha profonde e altissime spelonche, di maniera che impediscono che da quel lato non vi si può andare, se non per alcune poche vie, e quelle sono difficilissime da salire e a cavallo appena vi si può andare. La città è circondata di fortissime mura fatte di pietre concie e di calcina, d'altezza di quattro stature di uomo di fuori della città; ma di dentro sono eguali alla terra, e attorno attorno le mura è alzato un muro alto quanto saria la statura di mezzo uomo, il quale è per difesa de' combattenti. Ha quattro entrate tanto larghe quanto vi può commodamente entrare uno a cavallo, e ciascuna entrata ha tre o quattro rivolgimenti nelle mura, dove una parte del muro entra nell'altra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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