Pagina (174/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E ricominciarono a seguitare il cammino, e, vedendo che tuttavia si estendeva piú avanti, si fermarono e mandarono un fante a piedi a farmi intendere ciò che avevano trovato. Ed essendomi posto nella fronte dell'ordinanza co' cavalli, ci raccomandammo all'onnipotente Iddio e camminammo piú avanti per quel cattivo sentiero, e ordinai che fussero fatti avisati coloro che seguitavano nell'ultima schiera che s'affrettassero, che tosto arrivariano nella pianura; e subito ch'io trovai li quattro a cavallo, cominciammo a procedere innanzi, nondimeno con grande impedimento e difficoltà, per ispazio di mezza lega. Piacque al sommo Iddio che scendessimo nella pianura, e quivi mi fermai per aspettar gli altri, a' quali arrivati che furono, feci intendere che dovessero render grazie all'onnipotente Iddio che n'avesse conceduto di giugner salvi insino a quel luogo, onde cominciammo a vedere tutta la provincia di Messico e di Temistitan, che sono e dentro ne' laghi e all'intorno di essi. E benché con grandissima allegrezza le riguardassimo, nondimeno, considerando il passato danno che in quel giorno avevamo patito, ci apportò qualche dispiacere, e tutti d'un animo congiurammo di non ci partir mai di quella provincia senza vittoria, overamente lasciarvi la vita. E con questo proponimento camminavamo allegri, non altramente che se dovessimo andare a far cosa che fusse d'infinito piacere.
      Subito che gli nemici l'intesero, cominciarono a far grandissimi fumi per tutta la provincia, e io di nuovo pregai gli Spagnuoli che per l'avenire si portassero come per il passato avevano fatto, e io speravo che dovessero fare, e niuno uscisse dell'ordinanza, che ogni cosa procederia con ottimo ordine nel viaggio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Iddio Iddio Iddio Messico Temistitan Spagnuoli