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      Quando si partirono, nella prima ordinanza conducevano le tavole e nell'ultima le travi; e come entrarono nella provincia di Culua, maestri de' brigantini comandarono che nella prima ordinanza fussero poste le travi e le tavole nell'ultima, percioché quelle erano per esser di maggiore impedimento quando fusse avenuto accidente alcuno, e, se doveva avenire, era ragionevole che dovesse essere nella prima ordinanza. Cichimecatecle, che conduceva le tavole e insin allora con i suoi soldati aveva tenuta la prima schiera, stette ostinato e fece grandissima resistenza, e vi fu molta difficultà a far che egli andasse all'ultimo luogo, imperoché esso voleva mettersi ad ogni pericolo che ne potesse avenire; ma, conceduto che ebbe questo, non voleva patire che alcun Spagnuolo stesse nell'ultima schiera, che, essendo egli uomo di gran valore e fortezza, cercava d'aver cotale onore. Li predetti capitani menavano duemila uomini carichi di vettovaglie, e con quell'ordine e maniera seguitarono il lor viaggio, nel quale stettero tre dí. Il quarto dí entrarono in questa città con grandissima allegrezza e festa e con suoni di timpani, e io andai loro incontra per ricevergli. E, come ho detto di sopra, quella moltitudine s'estendeva tanto che, dall'ora che cominciarono ad entrar li primi, passò lo spazio di sei ore prima che gli ultimi entrassero, non si rompendo mai le file di coloro che entravano. Appressato che mi fui a loro, e ringraziati che ebbi quei signori de' beneficii che ne avevano fatti, assegnai loro gli alloggiamenti e feci provedere delle cose necessarie il meglio che si poté. E mi dissero che desideravano d'azzufarsi con quei di Culua, e vedessi io quel che mi piacesse comandar loro, e che essi, con gli altri i quali avevano menati seco, erano venuti con quell'animo, e volevano o morire insieme con gli Spagnuoli o vendicarsi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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