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      I soldati che erano negli altri otto brigantini combattevano con l'altre canoe, e le cacciarono fin alle case della città, ed essi entrarono in mezzo di quelle: e se prima non avevano avuto ardir d'entrarvi, fu per esservi molti luoghi bassi d'acqua che gli impedivano l'entrata; ma avendola trovata poi e profonda e sicura, combattevano con quegli che erano nelle canoe, e pigliarono alcuni di loro, e abbrucciarono molte case di quel borgo. E consumammo tutto quel giorno in combatter nel modo che ho detto.
      Il dí seguente l'esecutor maggiore, con tutte le genti che teneva in Iztapalapa, e Spagnuoli e Indiani amici nostri, se n'andò verso Cuioacan: e de lí fino in terra ferma è una via mattonata lunga una lega e mezza. E avendo camminato per una quarta parte d'una lega, arrivò ad una certa città, che similmente è posta nel lago, e per piú luoghi di quella può entrar gente a cavallo; e gli abitatori cominciarono a combatter con loro, ma il predetto maggiore esecutore gli mise in fuga, e n'uccise molti, e distrusse e abbrucciò la città. E perché io avevo inteso che gli Indiani avevano disfatta una gran parte della detta strada, e quella gente non poteva commodamente passare, ordinai che dovessero andar là due brigantini che nel passare dessero loro aiuto: de' quali ne fecero ponti, e passarono di là a piedi, e passati che furono andarono ad albergare nella città di Cuioacan. E il maggiore esecutore con dieci a cavallo per la via mattonata arrivò al nostro campo, dove essendo giunto ne trovò a combattere co' nemici, onde esso, insieme co' cavalieri che erano venuti seco, diedero l'assalto entrando a combattere con gli uomini che erano in quella strada, co' quali noi eravamo mescolati.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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