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      Ed essendomi da un tempo in qua venuta notizia del mar d'India verso ostro, pigliai informazione da loro se vi poteva andar per la lor provincia. Essi mi risposero di sí, e io gli pregai, per poter mandare informazione a Vostra Maestà circa il detto mare, che conducessero li due Spagnuoli per la lor provincia i quali assegnerei loro. Mi risposero di volerlo far volentieri, ma per poter giugnere al mare erano astretti passar per una provincia d'un certo gran signore, col quale essi facevano guerra, e perciò allora non potevano giugnere insino al mare. Li sopradetti ambasciatori dimorarono appresso di me tre o quattro giorni, e ordinai che in lor presenza le genti da cavallo facessero alcune scaramuccie, acciò poi le raccontassero nel lor paese; e avendo donato loro alcuni fregi, gli spedi' insieme con gli Spagnuoli, che andassero alla detta provincia di Mechuacan.
     
     
      Come il Cortese mandò quattro Spagnuoli, due in una parte e gli altri in un'altra, con alcuni Indiani in compagnia, per scoprir il mar d'Ostro; i quali ritornarono con la risposta di quanto aveano scoperto e particolare informazione di tutte le cose, con le mostre dell'oro che trovarono nelle minere di quelle provincie, condotti con loro alcuni abitatori di quelle marine presa la possessione di quel mare in nome della sacra Maestà e postovi alcune croci per segno nel lito.
     
      Sí come ho detto nel precedente capitolo, non molto prima avevo avuto qualche notizia d'un altro mare australe d'India, e intendeva che in due o tre luoghi era distante da dodeci, tredici o quattordeci giornate da questo luogo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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