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      Io spedii subito Diego di Campo, capo maggior di giustizia, con la medesima cedola dietro a Pietro d'Alvarado, perché uno gli diede una lettera con ordine che in modo alcuno ei non si avicinasse dove si trovava la gente dell'adelantado, perché non s'attaccassero, comandando al capo maggior di giustizia ch'egli intimasse tal cedola all'adelantado e mi rispondesse incontinente quel ch'egli dicesse. Il qual, partitosi, presto arrivò alla provincia di Guatesque, dove era stato Pietro d'Alvarado, che di già era entrato innanzi nella provincia; e sapendo che gli andava dietro il capo maggiore di giustizia e io restavo, li fece intender subito com'esso Pietro avea saputo che un capitano di Francesco di Garai, chiamato Gonsalvo del Valle, se n'andava con ventidua cavalli danneggiando i luoghi di quella provincia e sollevando la gente, e ch'egli era stato avisato che tal capitano aveva messo l'ascolte pel viaggio ch'egli avea da fare. Laonde era alterato l'Alvarado, credendo che quel capitano Consalvo volesse offenderlo, per il che condusse la gente sua tutta in battaglia, per insin che arrivò ad un luogo abitato detto di Laslaias, ove si trovò Consalvo con la sua gente; col qual cercò di parlar l'Alvarado, e li disse quel ch'avea saputo ch'esso andava facendo, e che si maravigliava di lui, atteso che non era stata intenzione del governatore né de' suoi capitani d'offenderli né far loro danno veruno, anzi ch'egli avea comandato che fussero favoriti e proveduti di ciò che era loro necessario.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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