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      E aviandomi ad Atecuan, ivi mi mandarono i signori di Cuscaclan suoi messi, per dar obedienzia a sua Maestà, e a dire che volevano esser suoi vassalli e fedeli, e cosí diedero a me obedienzia in nome di sua Maestà: io gli accettai, pensando che non dovessero mentire come fecero gli altri. Quando giunsi alla città Cuscaclan, trovai molti Indiani che mi raccettarono, ma tutta la gente sollevata, e mentre che pigliamo alloggiamento non rimase uomo nella città, perché tutti fuggirono alla montagna. Quando io viddi questo, mandai a dire a quei signori che non stessero ostinati, e che cosí tornassero come avevano dato obedienzia a sua Maestà e a me per suo nome, assicurandoli a venire, perché non venivo per offenderli né a pigliar il suo avere, ma solamente per ridurli al servizio del nostro Signor Dio e di sua Maestà. Essi mi mandarono a dire che non conoscevano alcuno di noi, sí che non volevano venire, e che s'io volevo da loro qualche cosa, che mi aspettavano con l'arme. Quando io vidi la perversa intenzione, mandai a comandargli e richiederli per nome dell'imperatore signor nostro che non rompessero la pace e non si ribellassero, poiché già s'aveano dati per suoi vassalli, e che, se contravenivano a questo, io procederei contra di loro come traditori, sediziosi e ribelli contra la servitú che doveano a sua Maestà, e che, facendoli guerra, tutti coloro che fussero presi vivi sarebbono fatti schiavi e bollati, ma che se fussero fedeli io li favorirei e defenderei, come vassalli di sua Maestà: e a questo aviso non tornarono i messi né risposta alcuna.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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