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      E in questo comandi V.S. come piú le aggrada, ma, per mio parere, quel che io dico sarebbe utile per quanto s'appartiene al bene commune di questa republica, prima che V.S. confermi e faccia le divisioni; perché, altramente facendo, quelli che non hanno qua la debita provisione se n'andaranno, come vedrete per opera, e che già cominciano a partirsi.
      Io lascierò di scrivere alcuna cosa in questa parte per non dir male d'alcuni, ma perché mi spiace assai che alcuno sia ingrato a Vostra Signoria di que' beneficii ch'essa gli fa, e per quanto s'appartiene a tutti gli abitatori di questo villaggio, sappia Vostra Signoria che alcuni conoscono gli avuti beneficii e alcuni no, e avisovi come, andando per questi viaggi passati, Bustamante reggitore, quanto di lui si narra, disse piú volte che vorrebbe piú tosto esser un cimice che reggitore di questo villaggio. Non creda Vostra Signoria che se io l'avesse udito, che me ne fussi passato cosí di leggiero, né manco s'io l'udisse: ma perché l'avea detto avanti al luogotenente, me ne tacqui per onore di quello. Ora son certo che egli l'ha detto, perché un giorno Giovanni di Salamanca venendo in parole di questo con lui, e affermando ch'aveva parlato male, Bustamante rispose che lo aveva detto per conoscere di che animo fussero gli altri. Consideri adunque Vostra Signoria quanta cura si piglierà egli di far quanto s'appartiene al reggimento, oltra piú altre triste qualità che sono in lui, delle quali Vostra Signoria si potrà informare da quanti vengono là; e vi aviso di questo perché so come V.S. è mal informata e s'inganna di lui, non sapendo le sue astute arti ch'egli usa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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