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      In un'altra parte poi si vende il vino di varie sorti e nell'altra l'erbe dell'orto di diverse sorti, il pepe in quella strada, in un'altra le radici e l'erbe da medicine, che fra loro ve ne sono infinite, e in altra i frutti varii, in altra legname per le case, e quivi vicino la calcina e appresso le pietre, e finalmente ogni cosa sta da sua parte per ordine. E oltra questa gran piazza ve ne sono delle altre, e mercati in che si vendono cose da mangiare, in diverse parti della città.
     
     
      De' tempii e meschite che avevano.
     
      Solevano essere in questa gran città molte gran meschite o tempii ne' quali onoravano e sacrificavano le genti a' suoi idoli, però la maggiore meschita era cosa maravigliosa da vedere, percioché era cosí grande quanto una città. Era circondata d'una alta muraglia fatta di calce e di pietra e avea quattro porte principali, e sopra ogni porta era uno edificio di casa come fortezza, i quali tutti erano pieni di diverse sorti d'armi, di quelle che essi portavano alla guerra, che il signor maggior loro Montezuma quivi le teneva in conserva per questo effetto. E di piú v'aveva una guarnigione di diecimila uomini di guerra, tutti eletti per uomini valenti, e questi accompagnavano e guardavano la sua persona, e quando si facea qualche rumore o ribellione nella città o nel paese circunvicino andavano questi o parte d'essi per capitani, e un'altra maggior quantità, se era bisogno, si facea presto nella città e fuora a' confini: e prima che si partissero andavano tutti alla meschita maggiore, e quivi s'armavano di queste armi che erano sopra queste porte, e faceano subito sacrificio a' lor idoli, e pigliando la sua benedizione si partivano per andar alla guerra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Montezuma