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      Lascio io qui di narrar questo piú a lungo, perché ciascuno può considerar per se stesso come si stia in paese cosí strano e tristo, e senza alcun rimedio per fermarsi né per passare oltre. Ma, essendo il piú certo rimedio Iddio Signor nostro, e di questo noi non ci sconfidammo giamai, avenne quivi cosa che aggravava molto piú, e questo fu che la maggior parte della gente nostra a cavallo si cominciò a partir segretamente, pensando di trovar da se stessi rimedio, e lasciare il governatore e gli infermi, che stavano senza alcuna forza o potere. Ma pur tuttavia essendo tra loro molti gentiluomini e persone da bene, non volsero che ciò si facesse senza saputa del governatore e ufficiali della M.V., e come noi biasmammo quel lor proposito e lor facemmo vedere in che termine lasciassero il lor capitano e gl'infermi, e sopra tutto ricordammo loro il servigio di V.M., s'accordarono di rimanere, e che quello che avenisse ad uno di noi avenisse a tutti, né uno abandonasse mai l'altro. Doppo questo il governatore li fece chiamar tutti, e a ciascuno dimandò il parere loro, come si potesse uscir di simil paese e trovar qualche rimedio, essendo piú della terza parte de' nostri infermi: e potevamo tener per certo che, seguendosi cosí, d'ora in ora infermeriamo tutti, e non se ne poteva sperare se non la morte, la quale per trovarci in que' luoghi ci dovea parer piú grave. Finalmente, veduto e conservato molto bene questo e molt'altri inconvenienti, e tentati molti rimedii, convenimmo tutti in un parer molto mal agevole a metter in opera, e questo era di far navilii per andarcene.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Iddio Signor