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      Alcune volte uccidono qualche selvadigina, e a' tempi pigliano del pesce, ma questo è tanto poco e la fame loro tanto grande che mangiano ragni, ova di formiche, vermi e lucerte e salamandre, serpi, vipere che col morso uccidono gli uomini, mangian terra, legno e tutto quello che possono avere, sterco d'animali selvaggi e altre cose ch'io lascio di raccontare: e credo per certo che, se in quel paese fusser pietre, le mangierebbono. Servano le spine de' pesci e delle serpi che mangiano, per macinarle dipoi tutte e mangiar quella polvere. Tra costoro gli uomini non si caricano né portano pesi, ma tutto ciò fanno le donne e i vecchi, che sono la gente ch'essi manco stimano; non hanno tanto amore a' figliuoli come gli altri che di sopra dicemmo; sono alcuni tra essi che usano peccato contra natura. Le donne sono molto affaticante e sofficienti, perché delle 24 ore tra dí e notte non hanno se non sei ore di riposo, e tutta la maggior parte della notte passano in scaldare i loro forni per seccar quelle radici che mangiano, e, come s'incomincia a far giorno, esse cominciano a cavare e a portar legna e acqua alle case loro, e dan ordine alle altre cose di che hanno bisogno. La maggior parte di loro sono gran ladroni, percioché, quantunque tra loro sieno ben compartiti, nondimeno, nel volger il padre la testa o il figliuolo, l'uno toglie all'altro ciò che può; sono gran mentitori e bugiardi e gran ebbriachi, e a tale effetto beono una certa bevanda loro. Sono tanto usati al correre che senza mai riposarsi, e senza stancarsi, corrono dalla mattina alla sera seguendo un cervo, e in tal modo ne ammazzano molti, perché li seguono finché gli straccano, e alcune volte li prendono vivi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486