Pagina (534/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Come gli Indi se ne furono andati via, e portati i loro infermi sani, noi ce ne andammo dove stavano altri mangiando tune: e questi si chiamano Cacalcuches e Maliconis, che sono d'altra lingua, e insieme con essi erano altri che si chiamano Coaios e Susolas, e d'altra parte altri chiamati Ataios, e questi tengono guerra coi Susolas, e si frezzavano ogni giorno tra loro. E perché in quei luoghi non si ragionava se non de' miracoli che nostro Signore Iddio operava per mezzo nostro, vennero da molte parti a cercarci perché gli sanassimo, e in fin di due giorni che quivi eravamo vennero a noi alcuni Indi de' Susolas, e pregarono Castiglio che andasse a curare un ferito e altri infermi, dicendo che tra essi ve n'era uno che stava in fin di morte. Castiglio era medico molto timoroso, e principalmente quando le cure erano gravi e pericolose, e credeva che i suoi peccati avessero a fare che non tutte le cure succedessero bene. Gli Indi mi dissero che andasse io a curarli, perché essi mi volevano bene e si ricordavano ch'io gli avevo curati altre volte alle noci, e che per quello mi aveano date noci e cuoi: e questo era stato quando io venivo a unirmi co' cristiani; onde mi convenne andare con esso loro, e venner con me Dorante ed Estevanicco e quando fummo arrivati vicino alle capanne che essi teneano, io viddi l'infermo il quale andavamo a curare che già era morto, e intorno a lui stava molta gente piangendo, e la casa sua disfatta, che tra loro è segno che il patron suo è morto: e cosí, quando io arrivai, lo trovai con gli occhi rivolti e senza alcun polso e con tutti i segnali di morto, e a me cosí parea che fusse, e il medesimo mi disse Dorante.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Cacalcuches Maliconis Coaios Susolas Ataios Susolas Signore Iddio Susolas Castiglio Dorante Estevanicco Dorante