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      E venuti si fermarono a guardarci di dietro a certi arbori, e noi li chiamammo e vennero con molta paura, e dipoi che avemmo parlato loro, ci dissero che avevano gran fame, e che quivi vicino stavano molte delle lor case, e dissero di menarci là e cosí quella notte arrivammo dove erano cinquanta case, e tutti si spaventavano molto di vederci e stavano con molto timore, e dipoi che erano stati alquanti sbigottiti, si ci accostavano e ci menavano le mani per il viso e per il corpo, e dipoi se le menavano sopra il viso e corpo lor proprio. E cosí stemmo quella notte, e venuta la mattina ci menarono gl'infermi che eran tra loro, pregandoci che li benedicessimo, e ci diedero di quello che aveano da mangiare, che erano foglie di tune e tune verdi arrostite o secche: e per il buon portamento che ci faceano, e perché quel poco che aveano ce lo davano volentieri, e aveano piacer di star senza mangiar essi per darne a noi, ci stemmo con esso loro alcuni giorni. E cosí stando, vennero altri Indi di quei piú avanti, e quando se ne vollono andare noi dicemmo ai nostri primi che ce ne volevamo andar con quegli altri, il che dispiacque lor molto, e ci pregarono molto strettamente che non ci partissimo; ma alla fine ci sbrigammo da loro, e lasciammoli piangendo della nostra partita, della quale aveano grandissimo dispiacere.
      Dall'isola di Malhado, tutti gl'Indi che in quel paese vedemmo hanno per usanza, dal giorno che le donne loro si sentono gravide, non dormono con esse finché sieno passati duoi anni dall'aver creati i figliuoli, i quali elle allattano finché sono d'età di dodeci anni, che già sono da sapersi da se stessi procacciar da mangiare.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Malhado